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Occhiali da sola

Un mattino di buon'ora incontrai per strada un'amica, una bella ragazza dalla pelle perla e capelli neri con viso ovale. Portava degli occhiali a specchio, una grande borsa e un leggero vestito estivo, ma non faceva tanto caldo. Le chiesi:
- Dove vai tutta sola? -
- Al mare, a prendere il sole! -
- Con gli occhiali? -
- Certo: con gli occhiali, da sola! -
La salutai, anche lei. Avevo voglia di girarmi a guardarla ma anche no. Quando mi voltai aveva già passato l'angolo.
Un'altra volta che la vidi per strada le chiesi com'era andata al mare quel giorno. Me ne parlò da farmi sentire caldo e pensai: questa ragazza prende tutto il sole per sé e ne parla in modo così cattivante che mi rende geloso, ma poi passa. Finché parlava immaginai che venisse un improvviso acquazzone, e vedevo bagnarsi i suoi lunghi capelli neri vaporosi, le gocce sgonfiarli e modellare il volto ovale che prendeva un bel guizzo verticale di una bellezza unica di girino bianco e nero, e altre gocce cadere sul vestito leggero e modellare altri ovali morbidi meno verticali ma con curve catenarie da fare impazzire tanto i geometri che gli ignoranti.
Così ad un certo punto dissi:
- Beh, vieni ad asciugarti? Abito qui. -
- Come? Che matto che sei, cosa dici? Non sono bagnata, c'è il sole... Ti mando una cartolina dal mare, la prossima volta. Ciao. -
- Ciao - ed entrai subito in casa. Però i suoi capelli bagnati, da dietro ...Quando rividi la mia amica fu così onesta e gentile che subito mi disse: - Oh scusami, non ti ho mandato la cartolina, proprio dimenticata - ed avvicinandosi teneramente mi diede un bacino che ricambiai.
- Se vuoi però ti racconto tutto. -
- Va bene, facciamo quattro passi - e mi raccontò proprio tutto per filo e per segno, dell'isola, del mare, del sole e di lei, trascurando però i dettagli che potevo immaginare... che sapeva che potevo ... che voleva? Tutto avrei potuto immaginare e lo sapeva, di ciò che taceva; anche quello che diceva. Allora poteva stare zitta... lo sapeva che poteva stare zitta?... Certo che lo sapeva, ma parlò perché aveva voglia di cantare. La sua voce mi accompagnava su e giù per lunghezze e frequenze, onde e scale, e mi dava le temperature calde e umide, interne ed esterne, di una bellissima ragazza di sole al mare.
L'isola era rossiccia, nascosta dalle canne. Solo il sole poteva entrare.

end faq

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